Clos Joliette: tesori nel Sud-Ovest!

I vini del Clos Joliette sono figure emblematiche del Sud-Ovest. Minuscolo vigneto con una superficie di appena 2 ettari, questo vino raro per le sue rese estremamente basse diventa quasi un mito. Con solo 1000 bottiglie prodotte all'anno, il proprietario del Domaine alimenta ancora di più il desiderio degli appassionati distribuendole con il contagocce e secondo i suoi capricci.

Situato sulle alture di Jurançon, su un terreno di puddinga che favorisce il drenaggio, le viti di 90 anni, orientate a est, sono piantate esclusivamente con Petit Manseng. La vendemmia è tardiva (generalmente a dicembre), lasciando così al clima caldo della regione il tempo di far seccare l'uva sulla vite, permettendo una concentrazione naturale degli zuccheri.

Quanto all'elaborazione dei vini, è rimasta artigianale, nella più pura tradizione del Domaine. L'affinamento viene effettuato nelle botti dei vini dello Château de Fargues (Sauternes) per 3-4 anni. Lontano dalle tecniche moderne, il Clos Joliette ha saputo preservare il carattere unico che lo aveva reso un vino rinomato. Passando dal dolce al secco a seconda delle annate, ricco di alcol, beneficia tuttavia di una grande acidità che magnifica l'equilibrio di questo vino dalla personalità straordinaria. E anche se è vinificato secco, avrà una gamma aromatica piuttosto unica di tartufo bianco e agrumi canditi, con un grande potenziale di invecchiamento.

Gestito a lungo con passione dalla defunta Mme Migné, oggi appartiene al Sig. Renaud, anche enotecario a Parigi Place de la Nation, i cui prezzi dei vini recenti sono notevolmente più elevati (oltre 200 euro) rispetto a quelli vecchi.
Se le annate degli anni '80 non sono regolari e talvolta mancano di nitidezza aromatica, i vini degli anni '70 sono invece sorprendentemente complessi, come il notevole Clos Joliette Jurançon sec 1976 o il Clos Joliette Jurançon 1985.