Un'azienda vinicola in ascesa: il Domaine de l'Horizon!

Proveniente direttamente dalla Germania, il molto promettente Thomas Theibert è all'origine della produzione molto in vista del Domaine de l'Horizon situato nel Linguadoca-Rossiglione a Calce.

Giovane viticoltore esperto, si fa le ossa in Germania nei domini di Franz Keller e Wörwag prima di partire per lavorare in numerosi vigneti in tutto il mondo (Italia, Austria, Sudafrica... e persino nel Bordeaux presso lo Château Canon la Gaffelière nell'appellazione Saint-Émilion). In seguito, torna nelle sue terre d'origine e diventa amministratore del dominio di Manincor prima di prendere finalmente il volo... Nel 2006 decide di lanciarsi nella gestione di questo dominio di 15 ettari ai piedi dei Pirenei. Discepolo di Gérard Gauby, i suoi vini si fanno notare molto rapidamente e non tardano a trovare la loro propria espressione: i bianchi composti da Maccabeu, Grenache grigio e Moscato a piccoli acini (rispettivamente 4, 2 e 2 ettari). E i rossi, fatti a partire da Carignan (4,5 ha), Grenache nero (2 ha) e Syrah (0,5 ha). La conduzione di queste vigne di 65 anni di età media, piantate su un suolo di calcare, marna e scisto era inizialmente biologica. Ma Thomas Theibert non si è fermato qui nella sua ricerca di naturalità, passando la sua azienda alla biodinamica già nel 2008. Un lavoro interamente naturale che si ritrova anche in cantina con l'utilizzo di lieviti indigeni e dell'infusione più che dell'estrazione. L'invecchiamento, invece, è di un anno in media e si fa nelle famose botti della prestigiosa casa Stockinger con la quale aveva già lavorato in precedenza. I vini del Domaine de l'Horizon, con denominazione IGP Coteaux du Languedoc, sono vini dal profilo fine e fruttato. Di una notevole freschezza (tanto sui rossi quanto sui bianchi) questo dominio si distingue dall'opinione popolare che associa i vini del Languedoc con alcol e sovramaturazione. Vini fortemente incoraggiati dalla critica e apprezzati dagli appassionati, le cui rese sono incredibilmente basse al livello dello Château d'Yquem, del Domaine Leroy o della Romanée Conti... infatti, sono stimate tra 10 e 15 hl/ha, ovvero 3-4 volte meno di un grand cru di Bordeaux. Da non perdere, quindi!